Nel nostro viaggio in Uzbekistan abbiamo visitato anche la città di Bukhara. Anche se vi sono diversi motivi per ricordare Bukhara (ad esempio i famosi tappeti), ce ne sono altri per cui sarebbe meglio dimenticarla.
Bukhara in passato era una sorta di mercato all’ingrosso degli schiavi. Qui venivano acquistati grandi quantitativi di schiavi che poi venivano rivenduti “al dettaglio” sulle piazze delle altre città del centro-asia (e forse oltre).

Le marionette del maestro Iskandar Khakimov
Di certo, per le nostre usanze moderne, non è qualcosa di cui una città dovrebbe andare fiera, ma la storia dell’umanità è passata per queste zone, e la storia dell’umanità è stata anche la schiavitù.
Fortuna che al giorno d’oggi vi sono altri tipi di commercio e di attività, come quelle del simpatico maestro Iskandar Khakimov che con le sue simpaticissime marionette regala momenti di allegria. Non potete assolutamente perdervi la sua bottega.
Anche Bukhara ha grandi monumenti e scorci meravigliosi, sebbene meno raccolta di Khiva.














(se non vedi l’album qui, guardalo su Flickr)



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