Fergana: la valle dell’artigianato

La prima tappa del nostro viaggio in Uzbekistan è stata la Valle di Fergana. Una zona nella quale si concentrano la maggioranza delle persone che seguono più assiduamente la religione musulmana, ma anche la zona dove è più facile entrare in contatto con gli artigiani.

Una giovane tessitrice che lavora ancora secondo le antiche tradizioni

Una giovane tessitrice che lavora ancora secondo le antiche tradizioni

In queste zone si ha la possibilità di visitare le fabbriche di seta all’interno delle quali, forse anche per scopi prettamente turistici, si può osservare la lavorazione di questo materiale secondo le tecniche antiche, senza l’utilizzo di macchinari elettrici o a motore.

E’ possibile anche entrare nelle botteghe artigiane e farsi spiegare come si produce un piatto di ceramica (e molti altri oggetti), dall’inizio alla fine. Se ce la fate poi, resistete dall’acquistarli tutti.

Poi c’è la produzione dei tappeti in stile persiano. Anche in questo caso si può ammirare giovani ragazze che con un’incredibile velocità delle dita annodato la seta per formare dei tappeti dalle splendide decorazioni.

Infine, ma come si suol dire, non meno importante, nella valle di Fergana ci sono i bazaar. Quello di Margilon è uno dei migliori. Qui oltre che ad acquistare buonissimo cibo, si possono anche incontrare venditrici che si vestono con i costumi tipici. Decisamente fotogeniche.

(se non vedi l’album qui, guardalo su Flickr)

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