Julè

Ci sono delle volte che, viaggiando, capita che riesci dopo qualche tempo ad interagire con la popolazione locale perchè impari qualche frase, o magari la sapevi già, o meglio ancora, parlano inglese.

Trekking solitario lungo la desolata valle del Markha

Trekking solitario lungo la desolata valle del Markha

Nel nostro viaggio in Ladakh non abbiamo avuto questa fortuna. Si certo, con la guida parlavamo in inglese, ma quando ci siamo addentrati nella Valle del Markha, non abbiamo incontrato molte persone che parlassero inglese.

Ma una parola l’abbiamo imparata ugualmente: julè. All’inizio pensavamo si trattasse solo di un “ciao”, ma poi abbiamo intuito che quella parola poteva avere significati anche più ampi, come ad esempio “come stai?”.

Ma alla fine, il vero messaggio di una parola tanto semplice, era trasmettere l’accoglienza che la popolazione di questa valle ti mette a disposizione, indipendentemente dal tuo paese di provenienza, dalla tua religione e dai tuoi soldi.

Una parola semplice, per gente semplice e vite semplici. Probabilmente il miglior segreto per essere felici. Felici come gli abitanti della Valle del Markha.

Julè!

(se non vedi l’album qui, guardalo su Flickr)

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