Per la preparazione del viaggio in Patagonia ho letto diverse guide, siti internet e tutto il libro di De Agostini.
Sul sito travel365 puoi leggere il mio articolo in cui descrivo i 4 luoghi principali in cui fare trekking in Patagonia e Terra del Fuoco.

La Laguna Torre con il Cerro Torre immerso nelle nuvole e la morena che porta al Mirador Maestri.
Ma da nessuna parte ho trovato riferimenti alla maledizione dei mirador. Nessuno mi ha avvisato. Nessuno ha accennato alla cosa. Quindi prestate attenzione se andrete in quelle zone: c’è il serio rischio di camminare per giorni per vedere solo nuvole minacciose che nascondono il paesaggio che avete tanto sognato.
All’inizio sarà fastidioso. Poi ci farete l’abitudine. E alla fine, vi mancherà.
Si, perchè se è vero che ammirare quei luoghi con il cielo limpido e la giusta luce che illumina le montagne dev’essere qualcosa di splendido, è pur vero che quelle montagne sono fatte per condizioni difficili, per vento forte e pioggia improvvisa. E’ nella natura del luogo. La loro predisposizione a far vivere un’avventura a chi arditamente si arrampica su di esse, presuppone che le condizioni siano TUTTE difficili.
E per chi come noi non si cimenta in qualche difficile scalata, la maledizione dei mirador ha insegnato che i paesaggi si devono osservare, ma anche respirare, per farti assorbire tutto quello che hanno da raccontarti e da trasmetterti.
E ti ricordano anche che è molto meglio una giornata di tempo brutto in un posto in cui ti piace stare, piuttosto che una giornata di tempo limpido in un posto da cui vorresti fuggire.
Chi si accontenta gode, dicono. E la maledizione dei mirador ci ha insegnato che questo detto non è da prendere con spirito di rassegnazione, ma con sincera gioia.
A voi il film La maledizione dei mirador.
E questo è il trailer.



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