L’Argentina è un paese enorme. Bisogna avere molto tempo per visitarla e credo che, comunque, resterebbero sempre degli angoli così nascosti che non finiresti mai di tornarci.
Il nostro primo approccio con l’Argentina è stato da Nord, nell’agosto del 2011. All’inizio della programmazione del viaggio pensavamo di vedere il nord, poi magari di sconfinare in Bolivia e poi in Cile. Ci abbiam messo davvero poco a capire che non aveva alcun senso. Solo il nord dell’Argentina avrebbe richiesto mesi: come potevamo pensare di liquidarlo in 3 settimane, aggiungendoci delle scappatelle in altri due paesi?
E così siam partiti, avendo prenotato solo i voli internazionali e due voli interni. Il resto è stato improvvisazione. E stupore, perchè anche se avevamo letto degli spazi sterminati, solo quando li abbiamo davvero visti ci siamo resi conto di cosa vuol dire “spazio sterminato“. E solo quando le abbiamo viste, ci siamo resi conto del perchè le cascate di Iguazù sono tra le più belle al mondo. Ma l’Argentina è anche Buenos Aires, con il tango e le vicende dei desaparecidos che si trascinano ancora oggi quando nella Plaza de Mayo, le madri si ritrovano a ricordare i loro figli dispersi.
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